mercoledì 6 giugno 2012

6. Di Marco e di quella volta che lesse il nome di Greta in cartellone

La sorpresa che Stefano e Carlotta avevano promesso a Marco si rivelò tale a tutti gli effetti: quando con gli amici era arrivato davanti all’ingresso del Circolo 2P, il pub con incontri di musica dal vivo che frequentavano da qualche tempo, mai si sarebbe aspettato di vedere in cartellone il nome della sua amica Greta, a grandi caratteri corsivi accanto all’annuncio Stasera al debutto.
Carlotta, Marco e Greta si conoscevano dai tempi delle superiori. Già allora Greta coltivava il sogno di diventare una cantante: aveva studiato musica, aveva una bellissima voce e passava molto tempo a comporre canzoni che poi però faceva sentire solo a Marco, Carlotta e a pochi altri amici. In un paio di occasioni s’era iscritta a concorsi canori e in un altro paio aveva spedito alcune sue demo a conoscenti di amici inseriti nell’ambito musicale ma, nonostante chiunque ascoltasse le sue incisioni se ne professasse entusiasta, Greta non riusciva a superare il terrore che la coglieva quando doveva esibirsi davanti ad estranei e fuggiva ripetutamente da palchi e provini.
“Non ci posso proprio credere” disse Marco davanti al cartellone all’ingresso. “Scommetto che all’ultimo non riusciranno a tirarla fuori dal camerino…”
“L’ho sentita per telefono l’altro giorno e mi ha giurato che stavolta è pronta” gli rispose Carlotta.
“Non ci credo” ripeté Marco.
“Da quando sei un disfattista ed uno iettatore…?” brontolò Stefano.
“Ma no. La conosco da sempre e per quanto abbiamo insistito e per quanto tutti l’abbiamo incoraggiata, quando è il momento di esibirsi in pubblico le cedono la voce e le ginocchia… È così, punto.”
“Ero scettica anch’io” disse Carlotta. “Ma avresti dovuto sentire che entusiasmo e quanta convinzione aveva per telefono. Dice che ha trovato un gruppo di musicisti ed un manager che credono veramente tanto in lei e che finalmente si sente pronta. Mi ha parlato anche di certe tecniche di preparazione che ha imparato e che le hanno permesso di cantare davanti ad alcun impresari.”
“Credevo addirittura che avesse rinunciato. Non parlava più di canzoni da anni” disse Marco, mentre seguiva Stefano all’interno del pub.
Trovarono da sedere ad un tavolo d’angolo, da cui potevano vedere agilmente il palchetto allestito per Greta e per la sua band.
“Non ne parlava con te perché l’hai sempre presa in giro per le sue fughe” gli rispose Carlotta, dopo che ebbero preso posto.
In effetti sì, la chiamavo spesso The Runaway Voice… Amico del cazzo che sono…
All’ora prevista per l’esibizione di Greta mancava ancora un’ora abbondante. Il pub non era più pieno che gli altri sabati, ma le cameriere ed i ragazzi dietro il bancone avevano il loro bel daffare a servire boccali di birra e a preparare panini.
Quando la cameriera con le efelidi ed i capelli rossi portò al tavolo le tre birre che avevano chiamato, all’ingresso della sala fece la sua apparizione anche il loro compare Dario, in compagnia di una delle sue amiche.
“Oddio, come si chiama questa?” chiese Marco nascondendosi con le mani la bocca mentre i due si avvicinavano a grandi passi al loro tavolo.
“Elena” disse Carlotta. “Si chiama Eleonora” disse Ste.
“Ciao ragazzi” salutò Dario mentre già cercava con lo sguardo in giro per trovare una seggiola per la sua dama.
“Ciao a tutti. Come state?” salutò lei.
“Ciao Ely, come va?” salutò Marco. “Ely, sei uno spettacolo stasera!” salutò Carlotta. “È sempre un piacere vederti. Come stai, Ely?” salutò Stefano.
Scambiati che furono i convenevoli ed arrivate anche le altre due birre, la serata ebbe ufficialmente inizio, con Carlotta e l’amica di Dario su un fronte, che presero a spettegolare fitto fitto delle conoscenze che avevano in comune, e con Dario e Ste sull’altro, impegnati a discutere del fantastico i-pad acquistato nel pomeriggio, dell’ottima strumentazione allestita sul palchetto, e di quello che via via veniva loro in mente.
Marco, seduto nel mezzo, partecipava un po’ all’una ed un po’ all’altra conversazione, non negandosi a nessuno. In cuor suo però si sentiva a disagio ogni volta che pensava o parlava di Greta. The Runaway Voice... Che stronzo devo essere stato. Proprio stronzo se l’ho costretta a smettere di fare il più piccolo riferimento a questa passione per il canto. Che stronzo. Devo riparare in qualche modo. Che posso fare?
Negli ultimi due anni, in verità, lui e Greta s’erano visti piuttosto di rado. Si erano sentiti spesso per telefono e via FaceBook, ma difficilmente era capitato loro di quagliare per un incontro, da quando Greta era tornata a vivere fuori città e s’era impiegata nel negozio di famiglia. Era stato allora che Marco aveva dato per scontato che avesse rinunciato ad ogni ambizione. Ed invece, non era andata così.
Forse ora poteva scriverle un sms di incoraggiamento. Farle vedere che era entusiasta per la sua avventura. Ma temeva sinceramente di disturbarla in quel momento che precedeva l’uscita in scena e di essere poi responsabile in qualche misura di una sua eventuale ennesima fuga all’ultimo minuto.
“Senti un po’ tu” disse Dario ad un tratto, rivolgendosi direttamente a Marco. “Ma com’è andata oggi…?”
Lui, totalmente distratto, non capì a cosa si riferisse.
“Con il tizio che ti ha abbordato. Com’è andata a finire?”
“Mi ha dato il suo numero e ha promesso di farsi sentire domani per organizzare un’uscita insieme…”
“Potevi invitarlo a venire qui stasera…” disse Stefano.
“Certo che avrei potuto”, rispose Marco, aggiungendo una punta di stizza al tono di voce “se solo i miei amici non avessero preteso di farmi una sorpresa e mi avessero detto dove avevano intenzione di portarmi…”
“In effetti…” bofonchiò Stefano.
“Tra l’altro, è uscito che conosce il Circolo e c’è venuto ancora. Quindi, a saperlo, avrei potuto invitarlo eccome” insistette Marco.
“Perché non gli mandi un sms?” suggerì Carlotta. “Magari sei fortunato e si trova in zona e può raggiungerci adesso…”
Tutt’altro che una cattiva idea. Ho già una certa voglia di rivederlo…
“Perché no?” disse, pescando di tasca il telefono. E dopo aver digitato e cancellato tre diversi messaggi, scrisse solamente Che fai? e premette l’invio.
Il bassista ed il tastierista erano sul palco per gli ultimissimi aggiustamenti audio, quando il cellulare di Marco vibrò alla ricezione della risposta di Andrea.
Sto entrando adesso in un cinema, ma non so quale film scegliere. Suggerimenti?
Nessuno L Che fai dopo? Mi hanno portato al Circolo 2P, c’è un’amica che canta J. E per due volte scrisse e cancellò Vieni? prima d’inviare.

L'episodio 1.
L'episodio 7.

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