lunedì 11 agosto 2008

Confessioni (di una mente pericolosa)

Hai voglia a dire a tutti che stai benissimo. A dire a tutti che sei felice nel tuo nuovo appartamento tutto tuo, senza più il tuo ex tra i piedi. A ripetere a te stesso che sei entrato in una nuova fase della tua vita, la terza, quella della totale indipendenza da chiunque altro.
Hai voglia a dirti che hai ritrovato la tua pace interiore. Che il tuo nuovo passatempo, il blog, ti riempie a sufficienza quei momenti della giornata in cui ti ritrovi solo con te stesso, e ti aiuta anche tanto a capirti meglio. Che non hai alcuna voglia di impelagarti in relazioni amorose a breve o a lungo termine.
Hai voglia a raccontare e a raccontarti bugie.
La verità prima o poi te la ritrovi di fronte, a volte ti becca proprio in fronte come neanche un boomerang...
A volte basta anche solo una telefonata, fatta tanto per...
Chiami il tuo ex, che deve essere un mese che non vi sentite, ma vi siete giurati vicendevolmente di non perdere i contatti, perché dopo tutto quello che avete passato insieme, tutti i segreti rivelati, le esperienze condivise, i progetti realizzati insieme, il legame d'amicizia deve per forza essere salvato, malgrado le distanze spaziali, in ragione delle tante cose in comune.
Chiami il tuo ex, che ti aveva tanto spronato ad organizzarti le vacanze ("tu che puoi...") e che sapeva benissimo quanto ti sarebbe costato partire solo, perché gli avevi detto chiaro e tondo che per quest'anno non c'era alternativa (e, dicendoglielo chiaro e tondo, in cuor tuo avevi anche un poco sperato - invano - che ti invitasse a trascorrere qualche giorno con lui e la sua famiglia cui ti senti tanto legato, per l'affetto che non hai mai sentito invece provenirti dalla tua famiglia naturale...).
Chiami il tuo ex, anche un po' per dirgli che hai trovato il coraggio e ti sei organizzato una settimana in una spa... solo che lui ti anticipa, ti dice che è stravolto perché solo due ore prima era ancora in aeroporto, di ritorno da una settimana in crociera sul Nilo. Ed abbozzi pensando: "In crociera sul Nilo...? Avevamo detto che ci saremmo potuti andare insieme, un giorno..." E poi ancora pensi: "In crociera sul Nilo...? Ma quando stavamo insieme non trovavi mai nemmeno i soldi per andarcene al mare, eppure adesso il tuo stipendio è la metà di quello che avevi allora..." E pensi ancora: "Sul Nilo...? Non ci sei certo andato da solo - e lui te lo confermerà - Sei andato con quel tuo amico etero, quello che ti ha spinto a cambiare tutto... prospettive, lavoro, città, amici..."
Hai voglia a pensare: "Oddio, non devo fargli sentire che ci son rimasto male. Non deve accorgersene dalla voce. L'ultima cosa che voglio è che si preoccupi di avermi in qualche modo ferito". Ed è quando termini la telefonata che ti rendi conto che l'ultima cosa di cui lui si sia mai preoccupato e di cui certo mai si preoccuperà in qualche modo d'ora in avanti è ferirti.
Ti rendi conto che devi smetterla di pensare a lui come ad un amico. Che devi smetterla di pensare a lui. Che devi smetterla di pensare.

Ma vaffanculo, va'...

2 commenti:

Asa_Ashel ha detto...

Qualcuno un giorno mi disse : i figli di puttana si possono solo amare , non si possono tenere come amici .

Edgar ha detto...

Ed il guaio è che il fascino dei f.d.p. lo subisco tutto...